Lucie Gomperz nacque a Vienna nel 1902, le sue origini ebraiche la costrinsero a trasferirsi in Inghilterra, precisamente a Londra durante l’ascesa del Terzo Reich.
Il cognome con la quale è più conosciuta è Rie, cognome acquisito in seguito ad un matrimonio poco duraturo.

Lucie frequentò la scuola d'arti e mestieri alla Kunstgewerbeschule di Vienna dove cominciò a lavorare con l’argilla.
I primi oggetti ad averla ispirata, appartenevano alla collezione privata di ceramiche risalenti all’epoca Romana di suo zio, si trattava di ritrovamenti archeologici.
La sua prima vera produzione fu una collezione di bottoni e piccoli gioielli, dopo di che innamoratasi della lavorazione al tornio decise di focalizzarsi sulla produzione di
ceramica funzionale e complementi d’arredo nel suo piccolo studio in Hyde Park.

Fu proprio nel suo studio che iniziò un’apprendistato con l’allora principiante Hans Coper , che divenne successivamente suo grande amico e collaboratore.
Il suo stile unico e la varietà delle complesse tecniche da lei sperimentate hanno influenzato un'intera generazione di ceramisti dell’epoca e ancora tutt’ora continua
ad essere punto di riferimento per tantissimi artisti della ceramica.

Partecipò a svariate mostre in tutto il mondo tra cui una, postuma alla sua morte, che vi consiglio di andare ad approfondire: U-tsu-wa - Tokyo, dove le produzioni di Lucie Rie, Jennifer Lee (ceramista), Ernst Gamperl (tornitore del legno) sono state esposte attraverso un’intervento artistico di grande bellezza ed eleganza.
Nel 1991 Lucie è stata nominata Dame Commander dell'Ordine dell'Impero britannico, riconoscendole così un ruolo preponderante nella storia del design della ceramica moderna.
La sua estetica risulta così contemporanea e assolutamente immortale, se pensiamo che queste ceramiche sono state prodotte nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale.

Il materiale prediletto da Lucie era il grès, materico e poliedrico, che le permetteva di spaziare attraverso l’uso e la sperimentazione di tecniche decorative e sperimentali.
Cedendo alle volte anche alla voluttuosità della porcellana, ha ottenuto risultati estetici di grandissima raffinatezza.

Le forme bizzarre dei suoi vasi e le ciotole realizzate con dei piedini molto alti dal sapore principesco, sono diventati il simbolo della sua produzione oltre che la dimostrazione della sua maestria nella tornitura e nella composizione di forme più complesse.

Grazie Lucie per aver portato la ceramica funzionale nel mondo dell’arte e per aver creato così tanta bellezza.
Grazie per assistermi ogni volta che invoco il tuo spirito quando dopo svariate ore di tornio sento la schiena cedere.
Sei la mia musa.
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